Il 20 e 21 settembre i Pecettesi sono chiamati a votare anche per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. I cittadini devono confermare o meno il testo della legge costituzionale approvata dal Parlamento nell’ottobre del 2019 e che ha modificato gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione riducendo il numero dei parlamentari: alla Camera si passerà da 630 a 400 deputati, mentre al Senato da 315 a 200 eletti.
Vi sono due tipi di referendum: quello abrogativo e quello confermativo.
Attraverso il referendum abrogativo si decide se abrogare o meno una legge mentre con il referendum confermativo il popolo decide se confermare o meno una legge di riforma costituzionale già approvata dal Parlamento, ma senza la maggioranza qualificata dei due terzi. Quello di domenica prossima sarà un referendum confermativo.
Si procede ad un referendum confermativo di una legge costituzionale nel caso in cui entro tre mesi dalla pubblicazione della legge stessa, ne facciano richiesta un quinto dei membri di una camera, oppure 500.000 elettori oppure cinque consigli regionali.
Tre parlamentari si sono fatti promotori del referendum – Andrea Cangini (Fi), Tommaso Nannincini (Pd) e Nazario Pagano (Fi) – e nel gennaio scorso hanno depositato in Cassazione 71 firme di senatori. Sono state superate, quindi, le 64 firme necessarie: un quinto del totale dei senatori.
Nel referendum confermativo, detto anche costituzionale o sospensivo, si prescinde dal quorum, ossia non è richiesto il quorum di partecipazione del 50% più uno, quindi il numero dei votanti non sarà fondamentale per l’esito del voto.
La data del voto è domenica 20 settembre 2020 dalle 07.00 alle 23.00 e lunedì 21 settembre dalle 07.00 alle 15.00.
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