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Altra pillola: la scuola

L’istruzione e la formazione sono aspetti fondamentali per garantire un “progetto di futuro” alle nuove generazioni ed un modello di sviluppo qualitativo capace di promuovere la costruzione della società della conoscenza, e garantire l’acquisizione delle competenze di cittadinanza per il pieno esercizio della funzione civica e sociale.

Ecco quindi la scuola come fucina che promuove la maturazione dell’alunno aiutandolo ad operare scelte responsabili e a vivere la propria libertà come conquista, luogo di istruzione, ma anche di educazione dove i giovani possano diventare protagonisti della propria formazione e co-responsabili dell’educazione di tutti.

L’ambiente scolastico, parte fondamentale del percorso di crescita, deve essere inteso sia come luogo in cui vivere e convivere sia come comunità educativa formata da docenti, genitori e allievi che si interessano ai problemi della scuola, collaborando secondo le rispettive competenze. È essenziale, per un’efficace azione educativa, che la famiglia, che ha scelto la scuola e quindi il progetto educativo, agisca nella stessa direzione condividendone l’orientamento, non diventandone il “problema”.

La realtà del plesso pecettese ha peculiarità di vanto, un corpo docenti lungimirante e preparato, progetti mirabili e condivisibili e che saranno integrati e, se possibile, resi ancora migliori.

Obiettivi

  1. Se l’obiettivo educativo di tutti è la formazione della personalità dei nostri giovani, la capacità di scegliere in autonomia, imparando ad assumersi responsabilità, allora non possiamo prescindere da quelli che ne sono i pilastri: l’impegno nello studio, attraverso l’acquisizione di un metodo di studio con memorizzazione veloce (già collaudato in altre realtà con ottimi risultati); la disciplina come auto controllo e rispetto delle libertà altrui; la capacità di ascolto da cui deriva non solo la comprensione di quanto si studia, ma anche la comprensione “dell’altro”; la solidarietà verso gli altri, rispettandone le diversità; “L’IO” che dovrebbe diventare “NOI”.
  2. Appare fondamentale che le regole stabilite dagli organi competenti (Consiglio d’Istituto, Consiglio di Classe, singoli Insegnanti) siano chiare a tutti e da tutti rispettate. Il bambino, l’adolescente si forma anche attraverso le regole e la consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni. Il venir meno a questo principio causa un danno ed uno squilibrio nel processo formativo. Potrebbe essere utile coinvolgere nel processo direttamente gli alunni e, nell’obiettivo di educarli alla scelta, potrebbe essere interessante l’inserimento di una regola pensata e scelta dai ragazzi di quinta della scuola primaria e di terza della scuola secondaria di primo grado.
  3. Si deve inoltre lavorare sull’ampliamento dell’offerta formativa
    1. attraverso lo studio guidato articolato e iniziative di sostegno per classi parallele guidato dai docenti con la possibilità di usufruire della presenza di tutor per allievi segnalati dal Consiglio di classe (nessuno deve rimanere indietro);

    2. attraverso l’innovazione e le competenze digitali mediante la diffusione e la promozione di approcci didattici innovativi nella direzione dell’alfabetizzazione digitale volte a sviluppare negli studenti, sin dall’infanzia, anche competenze di programmazione informatica (progetto coding), che li trasformino da semplici consumatori a veri protagonisti dell’era digitale;

    3. attraverso l’attuazione di piani didattici personalizzati (pdp) per far fronte alle problematiche DSA (dislessia) e all’ADHD (disturbo da deficit di attenzione) – (progetto “Wladislessia” – Legge 170);

    4. attraverso il doposcuola strutturato che non sia un “parcheggio” presidiato, ma un reale percorso di accrescimento della didattica acquisita, il rinnovo di quanto non compreso, la preparazione di schede di approfondimento e la gestione dei compiti assegnati. Tali moduli non saranno a carico del corpo docente in “forza” nel plesso pecettese, ma da personale in graduatoria, attraverso bando specifico e dedicato. All’interno di esso, offerta di attività integrative nei settori di tempo libero, sport (sia interno che in convenzione con le offerte disponibili sul territorio), della manualità, del teatro, della musica, dell’arte e dell’associazionismo.

    5. attraverso l’Estate Ragazzi durante il periodo di inattività scolastica estiva. La struttura del plesso consente di organizzare facilmente attività didattiche e ludiche in concertazione con le strutture presenti sul territorio – gestione compiti estivi, attività ricreative, sport in genere (nuoto, calcio, tennis, palla a volo, basket) giochi collegiali, attività manuali, approfondimenti, gite a tema.

  4. Particolare attenzione vorremmo riservare
    1. al valore del cibo: come già detto, saremo promotori di un programma di EducAzione Alimentare con il quale insegnare il valore di mangiare cibi sani e di qualità. Dobbiamo insegnare anche che la richiesta alimentare deve esser commisurata al suo consumo: l’avanzo crea spreco (alle mirabili iniziative già in essere, attivare anche la convenzione con La fondazione Banco Alimentare Onlus facendo partecipi gli alunni nel confezionamento di quanto verrà ritirato per chi è meno fortunato);

    2. al valore ed il senso del risparmio (luce, acqua, riscaldamento sono delle risorse da tutelare);

    3. allo sviluppo delle “Competenze di Cittadinanza” e di “Convivenza Civile” attuando dei percorsi che toccano alcuni ambiti educativi quali: educazione ambientale, educazione alla legalità, senso civico, sensibilizzazione contro ogni forma di prepotenza (violenza, bullismo, cyber bullismo);

    4. al corretto approccio verso internet e gestione social per i ragazzi ma anche i meccanismi che si possono utilizzare per il controllo ed il monitoraggio da parte dei genitori;

    5. alla conoscenza del territorio e delle tradizioni (borghi, iniziative ad essi legate);

    6. all’educazione verso l’affettività in concertazione con le famiglie, la ricchezza dell’amicizia e dell’amore con la cura della maturazione affettiva;

    7. al rispetto per le persone e per le cose (mettere a posto le aule, tenerle in ordine all’uscita dalla classe), ma anche e soprattutto rispetto delle diverse culture e del sesso opposto;

    8. all’acquisizione delle tecniche per imparare a mediare sui conflitti.

    9. Sugli ambienti e sui servizi, ci sembra doveroso lavorare sulle carenze strutturali (dopo un lungo ritardo è stata redatta una relazione antisismica, ma non sono stati definiti interventi di miglioramento), sulle carenze negli ambienti (manca una sala teatro strutturata e degna di essere così definita, laboratori attrezzati, aule didattiche cablate con pc e proiettori, aula audiovisivi, aule specialistiche per Arte, Immagine e Tecnologia), anche attraverso il coinvolgimento di mecenatismo imprenditoriale.

  5. Intendiamo mantenere il servizio “Piedibus”, poiché l’iniziativa è pregevole. Riteniamo però che i bambini siano attualmente esposti al peggiore inquinamento viario dell’ora di “punta”. Abbiamo quindi identificato percorsi alternativi che scongiurino tale pericolo.
  6. Riteniamo i servizi a favore dell’infanzia strategicamente essenziali. Vogliamo quindi implementare la collaborazione con le due strutture presenti sul territorio (e cioè CASA di DADA e SANTA MARIA DELLA NEVE) al fine di rendere omogeneo il servizio e ancora più ricca l’offerta.

3 commenti

  1. Marco Salomone

    Buonasera.
    Sono Marco Salomone, referente del Piedibus e componente del comitato Piedibus.
    Leggo solo ora il vostro articolo sul Piedibus e non mi sembra corretto aver pubblicato qualcosa senza averne almeno informato il comitato.
    In una armonizzazione più attiva di tutte le attività del paese, dovrebbe essere d’obbligo il dialogo ed il confronto, soprattutto trattandosi di un’iniziativa propria di un gruppo di genitori volontari.
    Auspicando in un futuro confronto su questo tema, cordiali saluti
    Marco Salomone

    • Amministratore

      Carissimo Signor Salomone, grazie per le sue osservazioni, che giro subito a chi si è interessato della questione. Concordo pienamente con lei sulla necessità di confronti su chi condivide gli argomenti trattati. Personalmente, prima di scrivere il pezzo sull’agricoltura mi sono incontrato con numerosi agricoltori. La tengo aggiornata. Cari saluti.

    • Paolo Buzzetti

      Buongiorno Sig. Salomone, la ringrazio per il suo riscontro, concordo sul confronto non sulla poca correttezza che lei segnala. La linea programmatica sul settore scuola nasce da mesi di confronto con i genitori, con i docenti del plesso pecettese e non ultimo anche con il provveditorato torinese. Questo è stato fatto per capire le esigenze e cercare di trovare soluzioni fruibili e realizzabili, nell’intento di migliorare il comparto. Il Piedibus viene definita”iniziativa pregevole” ed infatti lo è, tanto che i miei figli (3) ne fruiscono, ma è altrettanto vero che alcuni genitori hanno segnalato il problema “gas di scarico” che per ora non è stato risolto (noi abbiamo dato una nostra soluzione, voi magari ne trovate una di altrettanto valida). L’importante non è da chi viene l’idea, mi sembra però doveroso trovare una soluzione (e tutte le parti possono portare un contributo collaborando ad un progetto “davvero” condiviso). Sono a sua disposizione per un confronto verbale. Cordialmente. Paolo Buzzetti

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