Per la chiusura della Campagna Elettorale la Lista Civica Vivere Insieme Pecetto ha deciso di dar voce ai Pecettesi, ed in particolar modo ad alcuni concittadini che anche per lavoro hanno esperienze nel mondo e che daranno la loro personale visione della Pecetto che vorrebbero negli anni a venire.
Un modo per essere ancora una volta propositivi e costruttivi.
Direttore buon pomeriggio
perdoni l’intensità delle mie esternazioni ma ancor di più oggi sono rimasto basito: mi sono pervenute non una ma ben due “promozioni elettorali”!
Una, senza voler mancare di rispetto a nessuno, oserei definirla “patetica”… l’altra “dissacrante” nei confronti dell’uscente amministrazione… e Lei mi insegna che per dissentire o dissacrare occorre essere (ed esserlo stato…) “immacolato” come un giglio!
La prima comunicazione è per mano di un “pecettese”, che forte delle sue convinzioni (come è giusto che sia!) sciorina una serie di “attività” svolte negli ultimi tempi certamente degne di merito ma assolutamente non “vitali” per il Paese. Non mi permetterei mai di definire banali le parole ed i concetti espressi ma sostanzialmente quanto dichiarato essere stato fatto, dal mio opinabilissimo punto di vista, è l’equivalente di aver fatto… una puntura ad un morto!!! Il Paese aveva bisogno di ben altre cose, oltre a queste encomiabili iniziative,ma che non sono state fatte! Dunque cosa mi rappresenta questa sorta di encomio “semi pubblico” con una formulazione da “petizione”?!? Io Le scrivo e mi firmo io… non le farò mai pervenire una “mia” con dati anagrafici, professione e firma di altri soggetti: o rientra in un “progetto” di estensione della campagna elettorale? Veramente indecifrabile nella sostanza e nella forma… o forse persino troppo decifrabile e dunque “ridicola”!
L’altra “comunicazione” recapitata in buca invece, oltre alle considerazioni di cui sopra ed all’imbarazzante “santino” (stile “prima repubblica”) con sopra il “votantonio” di turno…, cosa mi rappresenta? “Accusa” la giunta uscente di 20 anni di mal governo dopo 15 anni di “suo” governo… ma io nei 35 anni che vivo a Pecetto Torinese sinceramente non ricordo nè prima nè dopo gestioni “a mille”! E’ stato un lento scivolare verso la “tristezza” e “l’impoverimento”… e poi penso che se ci fosse stato un interesse a voler bene al Paese anche da cittadino, e da cittadino che ben conosceva “la macchina pubblica”…, avrebbe sicuramente potuto dare ancora il suo valore (ipotetico o reale) aggiunto: non lo ha mai fatto! Porsi da “salvatore della Patria” non ha mai funzionato… spero che gli amici elettori lo comprendano bene! Che comprendano bene che sarà importante recarsi alle urne, sacrificando magari un fine settimana al mare e lo dico senza alcuna “vis polemica”, perchè Pecetto Torinese deve “svoltare”!!!
Perdoni lo sfogo e Le chiedo perchè se qualcuno aveva (e con le iniziative che Le ho narrato appare chiaro che lo avevano…) qualcosa da dire non è stata organizzata una serata finale pubblica con tutti gli aspiranti “primo cittadino” a confrontarsi, urbanamente ben inteso, fra di loro e con i cittadini? Paura di cosa?
Grazie per l’attenzione prestatami e Le auguro di cuore il successo che merita!
Claudio Jamucci
Direttore grazie per il Suo rapido ed esauriente riscontro.
Mi amareggia e desta grande perplessità, stati d’animo che mi auguro siano condivisi dagli elettori e li inducano a profonde riflessioni domenica prossima…, l’assenza di senso civico da parte di chi sebbene nella piena consapevolezza di rischiare di coinvolgere una comunità in una situazione tragica, quale un “commisariamento”…, perseveri nell’ambire a ricoprire una carica istituzionale!
Confido nella lucidità degli amici elettori… il nostro Paese
non lo merita!
Con grande stima.
Claudio Jamucci
Esimio Direttore
Ormai manca poco al fatidico e tanto atteso giorno delle votazioni.
In queste ultime settimane ho assistito, intercettato, direttamente ed indirettamente, da parte di alcuni candidati a “comizi”, “osservazioni” e “linee programmatiche” a volte veramente imbarazzanti per banalità ed incoerenza.
Repliche o esposizioni all’insegna dell’acrimonia evidente figlia di una inconsistenza forse anche umana e sicuramente politica.
Auspico che la “popolazione” si renda conto che non si può affidare “al male minore” o “al nuovo” del quale è pressoché impossibile intravedere una competenza a gestire “l’azienda Pecetto Torinese”(n.d.r. che pare abbia già manifestato che in caso di insuccesso si asterrà da stare “all’opposizione” e rientrerà ai suoi “compiti istituzionali”… un vero “credo” il suo!) o al “vecchio che torna” e per il quale mi pongo due questioni. La prima: perché torna?. La seconda: ma nella malaugurata ipotesi di un incidente processuale finiremmo commissariati?!?
Penso che per il nostro “Paese” veramente meriti un “Sindaco” con la “esse” maiuscola: una persona competente e per bene con un gruppo di lavoro adeguato che non si attende nulla se non la possibilità di farci vivere insieme Pecetto Torinese!
È importante che gli “amici con diritto di voto” si soffermino a riflettere sulle parole di tutti e sui programmi di tutti, sulle iniziative concrete e di sostanza che sono state poste in essere o per le quali ci si batterà per realizzarle: e non su vacui principi e pensieri solamente “molto elettorali”.
Pecetto Torinese si sta “spegnendo”, si sta impoverendo, non è più meta ambita di famiglie che vogliono venire a vivere “in collina” e questo fenomeno comporta una sempre più ineluttabile svalutazione anche del patrimonio immobiliare di ognuno di noi, quasi sempre frutto di sacrifici di una vita.
L’augurio è che l’affluenza sia importante, adeguata, ed il suffragio attento, ponderato e premiante per chi ha dimostrato capacità, intelligenza, concretezza, lungimiranza e voglia di fare “seriamente”
Claudio Jamucci
Carissimo Jamucci,
la sua lettera descrive molto bene questa campagna elettorale e la ringrazio per la sua analisi.
Quanto ad una delle sue domande posso rispondere che il D Lgs. 235/2012 prevede la sospensione dalla carica in caso di sentenza non definitiva e la decadenza in caso di condanna definitiva. Pertanto se uno dei candidati dovesse vincere e poi dovesse esser condannato anche con una sentenza non definitiva Pecetto verrebbe commissariata. Con sentenza definitiva si dovrebbe ritornare alle elezioni.