Purtroppo abbiamo avuto notizia che è venuto a mancare anche il nostro concittadino Ilario Perotti. Tutti noi ci stringiamo attorno ai Famigliari e partecipiamo autenticamente al loro dolore.
Moltissimi Pecettesi hanno chiesto (anche al sottoscritto) di conoscere non certo il nominativo dei contagiati ma l’attuale situazione della diffusione del contagio sul territorio.
Poiché tali dati possono anche aiutare a veicolare il messaggio di “stare a casa“, ho chiesto sia all’ASL di Chieri sia alla Regione di conoscere i dati aggiornati (io ho una comunicazione ormai datata).
Sono in attesa di un riscontro dall’azienda sanitaria mentre la Regione mi ha subito scritto che “i dati vengono inoltrati giornalmente dalla Protezione Civile ai Comuni che hanno i casi confermati“. Sarebbe quindi opportuno che il Sindaco renda noto alla popolazione tali dati, non certo per una curiosità da rotocalco quanto per rendere consapevoli i Pecettesi della reale situazione sanitaria del nostro paese e poter agire responsabilmente.
In attesa di aggiornarvi vi riporto alcuni dati offerti dall’Istituto Superiore della Sanità poiché permette un migliore inquadramento del problema in quanto spiega quali sono le persone più esposte al rischio di contrarre in forme molto gravi CoVid-2019 (la malattia causata dal Coronavirus: è sempre bene ricordare che il virus, di per sé, non è una malattia, e che lo si può avere in corpo senza conseguenze).
L’età
Scrive l’ISS che l’età media dei pazienti deceduti è 81 anni: e che ci sono 20 anni di differenza tra l’età media dei deceduti e quella dei pazienti positivi al virus. La maggior parte dei decessi — 42.2% — si è avuta nella fascia di età tra 80 e 89 anni; il 32.4% dei decessi erano tra 70 e 79; l’8.4% erano tra 60 e 69; il 2.8% tra 50 e 59 e il 14.1% sopra i 90 anni. Le donne decedute dopo aver contratto il virus hanno un’età più alta degli uomini. L’età mediana per le donne è 83.4, l’età mediana per gli uomini è 79.9.
Il sesso
I pazienti morti dopo esser risultati positivi al Coronavirus sono in maggioranza uomini.
Le patologie preesistenti
In più di due terzi dei casi i morti con il Coronavirus avevano tre o più patologie preesistenti: il numero medio di patologie osservate è di 3.4. Con maggior precisione: il 15.5% del campione non presentava patologie, o ne aveva una soltanto; il 18.3% ne presentava 2; il 67.2% ne presentava 3 o più patologie. L’ipertensione era presente nel 74,6% del campione, seguita dalla cardiopatia ischemica (70,4%) e dal diabete mellito (33,8%).
Qui di seguito invece pubblichiamo la grafica dell’evoluzione del contagio in Piemonte secondo i dati della Protezione Civile:
Mi rivolgo ai Carabinieri di Pecetto: per favpre, mandate dei controlli anche all’Eremo, perchè qui continuano tranquillamente a scorrazzare sia pedoni che ciclisti….
Sarebbe ora che si portasse a conoscenza della popolazione il numero di contagiati ed anche una disinfestazione secondo me sarebbe necessaria come fanno gli altri comuni
Concordo pienamente Luca!