In questi mesi stiamo tutti assistendo alla maxi operazione di fusione tra INTESA SANPAOLO ed UBI BANCA, fusione che farà sorgere il soggetto bancario più grande in Italia.
Solitamente queste maxi operazioni hanno non indifferenti ricadute sul territorio, ricadute non sempre positive. In particolar modo, da giorni sta girando voce che il destino dell’Agenzia di Pecetto Torinese di INTESA SANPAOLO sarebbe segnato: a conclusione dell’operazione l’Agenzia non muterà insegna ma verrebbe proprio SOPPRESSA.
Sentiti i referenti della Banca, tale voce è stata confermata, anche se non sarebbe stata ancora formalmente e definitivamente decisa la chiusura dell’Agenzia territoriale. Tale decisione dovrebbe esser assunta verosimilmente la prossima settimana.
Ebbene, se venisse confermata la soppressione dell’Agenzia pecettese si verificherebbe un fatto assai grave: anche dopo l’abbandono di UniCredit Banca i 4000 abitanti di Pecetto Torinese non avrebbero più alcuna banca locale di riferimento. I conti verrebbero trasferiti su altre Agenzie (Chieri o Moncalieri o Trofarello) e per ogni operazione i Pecettesi dovrebbero trasferirsi in altre città.
Salvo operare online, ma occorre porre in evidenza che un quarto della popolazione (secondo l’ultimo DUP, 1025 abitanti) ha oltre 65 anni, e cioè un’età poco avvezza alle operazioni telematiche.
Con la chiusura dell’Agenzia e con il trasferimento dei conti su altre Filiali lontane da Pecetto, si penalizzerebbe una grossa parte della popolazione e si verrebbe comunque a spersonalizzare il rapporto banca/cliente, con negative ricadute per tutti i servizi che non si limitano al prelevamento o al bonifico.
Si giungerebbe all’assurdo che uno dei paesi più ricchi d’Italia, un paese ove sono operanti numerose realtà produttive ed artigianali di rilevanza provinciale, regionale e macro-regionale, non avrebbe più una banca. Anche l’accesso al credito sarebbe più complesso poiché affidato a soggetti che non conoscono la realtà pecettese.
Infine, con la chiusura dell’Agenzia di Pecetto, il nostro Comune perderebbe anche il rapporto diretto con la propria Tesoreria.
Ebbene, oggi pomeriggio i Consiglieri Alberto Del Noce, capogruppo di Vivere Insieme Pecetto, e Monica Checchin, capogruppo di Uniti per Pecetto, hanno depositato un’interrogazione per chiedere un deciso intervento del Sindaco (per leggere tale documento e le richieste che sono state formulate clicca qui).
Non solo ma hanno organizzato una raccolta firme: la petizione potrà esser sottoscritta presso alcuni esercizi commerciali di Pecetto (come Cà e Giardin). Sarebbe importante raccogliere più firme possibili poiché pare che mercoledì si riunisca il vertice bancario per decidere il destino dell’Agenzia di Pecetto.
Al netto di disquisire sull’arroganza delle banche e, in modo particolare, di questa banca che non avvisa nemmeno i propri clienti a meno di tre mesi dalla chiusura della Filiale, mi/vi faccio un paio di domande. Ma è mai possibile che le cose si vengono a sapere grazie al pettegolezzo di paese e questa Amministrazione non ne sappia nulla? Se invece ne è a conoscenza, ma cosa aspetta per attivarsi per garantire un servizio ESSENZIALE per Pecetto T.se? Perché forse impedire la chiusura di una Filiale è impossibile, ma non pretendere ed ottenere la garanzia di un punto ATM di nuova generazione è INACCETTABILE. Cosa farà una persona anziana, da gennaio, se necessita di un minimo di contante per fare la spesa? Sarebbe ora che questa Amministrazione si svegliasse e non solo dopo solleciti ed interrogazioni della Minoranza!