Si sono appena conclusi, a Roma, gli Stati Generali dei Commercialisti ed il Presidente nazionale, Dr. Miani, ha lanciato il seguente appello: “Giù le mani dal ceto medio“.

E’ stato fatto osservare che il regime fiscale attualmente in vigore schiaccia soprattutto coloro che hanno un reddito compreso tra i 28 ed i 55 mila euro l’anno. “Si tratta di una pressione fiscale iniqua e quasi insostenibile – ha accusato il Presidente -. Per chi dichiara tra i 28 ed i 55 mila euro l’aliquota marginale Irpef è al 38% e aggiungendo le addizionali si va ben al di sopra il 40% di pressione fiscale. A questi livelli siamo in presenza di una attività espropriativa del ceto medio“.

E cosa fa Pecetto? In relazione proprio all’addizionale Irpef il Consiglio Comunale del 26/11/2019 (unici contrari: Del Noce e Canonico) ha deliberato 

  • di aumentare la soglia di esenzione da Euro 7.500,00 a Euro 10.500
  • di aumentare tutte le aliquote da Euro 10.500,00 a Euro 75.000,00
  • di mantenere le medesime aliquote per i redditi superiori a Euro 75.000,00 (anche perché non è possibile superare la soglia massima di 0,80%…).

In altre parole, il ceto medio viene “punito” anche a Pecetto.