Ultreya et suseya, adjuva nos Deus

Autore: Amministratore (Pagina 19 di 67)

Riduzione e sospensione delle imposte e tasse comunali: mozione di Vivere Insieme Pecetto

La pandemia che ha colpito tutti, sistema produttivo e famiglie, e lo scenario economico che abbiamo davanti obbliga tutti noi che ci occupiamo del benessere dei nostri concittadini ad una particolare attenzione per tutelare non solo la salute ma anche la possibilità di affrontare il futuro con la maggior serenità possibile.

Anche a Pecetto le famiglie e le imprese stanno soffrendo in modo diretto o indiretto la situazione (basta vedere quanti hanno chiesto il bonus spesa…). Le nostre realtà imprenditoriali, commerciali ed artigianali o sono chiuse (come tutta la ristorazione) o stanno cercando di sopravvivere. Oltre al crollo delle vendite si troveranno ora a doversi dotare di precauzioni sanitarie che faranno lievitare non poco i costi per poter ripartire.

Per questi motivi, Vivere Insieme Pecetto ha quindi depositato una mozione affinché al prossimo Consiglio Comunale questo voglia deliberare riduzioni delle imposte (di competenza comunale) per i Pecettesi nonché la sospensione delle tasse (occupazione suolo pubblico, tassa raccolta rifiuti, ecc.) per gli esercizi commerciali, soprattutto per quelli che sono chiusi da marzo.

Ricordiamo che il Consiglio comunale del 26 novembre 2019 deliberò (solo il Gruppo Vivere Insieme Pecetto contrario) un aumento dell’addizionale Irpef per tutti. Non solo, ma deliberò anche l’aumento della Cosap. Ebbene, il Comune faccia un passo indietro ed un passo avanti verso i propri concittadini.

Per leggere le motivazioni della mozione clicca qui.

Le risposte alle nostre richieste arriveranno al prossimo Consiglio Comunale (in questo periodo sospeso).

Perché spendere così almeno mezzo milione di euro?

Siamo consapevoli che in questo periodo la Giunta ha dovuto assumere scelte e decisioni difficili, complesse ed inattese e proprio per questo abbiamo evitato inutili polemiche. Tuttavia, il Gruppo ha mantenuto la sua attenzione e non può evitare di manifestare il proprio dissenso in merito alla questione del poliambulatorio.

Leggendo infatti il Corriere di Chieri di venerdì 24 aprile u.s. abbiamo tutti appreso che il Comune ha deciso di costruire un edificio per ospitare un polo sanitario tra il Piazzale delle Ciliegie ed il giardino adiacente. Tale notizia ci ha non poco sorpresi per sei motivi.

  1. Pecetto è già dotata di poliambulatorio specialistico accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale per prestazioni con o senza ricovero, e cioè la Casa di Cura e di Riposo San Luca S.p.A.
  2. Un poliambulatorio è soggetto a specifici e complessi requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi. Alla luce delle numerose leggi vincolistiche nutriamo seri dubbi che il Comune possa riuscire ad ottenere l’autorizzazione per realizzare in 200 mq. “una decina di locali per ospitare 4 ambulatori di medici di base, uno per specialisti o terapie accessorie (come la fisioterapia), una sala infermieristica, una sala d’aspetto ed i servizi igienici”.
  3. Ma vi sono soprattutto problemi di costi. La spesa indicativa per la realizzazione di quanto letto sul giornale si aggira infatti verosimilmente a non meno di 360 mila euro. A tale costo presunto occorre aggiungere i costi richiesti per rispondere a tutti i requisiti richiesti dalla legge nazionale e quella regionale per la messa a norma di un polo sanitario. In altre parole, la spesa per realizzare tale (assurdo) progetto ammonterà a non meno di 450 mila euro. Unitamente all’altro intervento pressoché inutile del nuovo accesso al palazzo comunale (altri 110 mila euro) la comunità andrebbe a spendere inutilmente oltre mezzo milione di euro, somma che potrebbe invece esser utilizzata per ben altre priorità.
  4. Vi è il problema della fascia di rispetto cimiteriale dove il PRGC non consente la realizzazione di nuove costruzioni per la tutela di esigenze igienico sanitarie.
  5. Secondo l’articolo giornalistico la palazzina che si vorrebbe erigere non utilizzerebbe l’attuale Info Point, edificato nel 2012 con una spesa di oltre 76 mila euro e da sempre (quindi otto anni) inutilizzata e che quindi continuerebbe a rimanere sul piazzale senza una sua destinazione.
  6. La realizzazione del Poliambulatorio al Piazzale delle Ciliegie rischierebbe di pregiudicare il centro del paese e non aiuterebbe i commercianti che faticano a sopravvivere.

Abbiamo quindi depositato un’interrogazione per chiedere spiegazioni. Per leggere le motivazioni dell’interrogazione e le domande rivolte alla Giunta clicca qui.

Le risposte arriveranno al primo Consiglio Comunale (in questo periodo sospeso).

Interrogazione in favore della Protezione Civile Alpini – Gruppo di Pecetto

In questo periodo abbiamo tutti toccato con mano l’alto servizio reso dalla Protezione Civile. Dal 2014, a Pecetto, tale servizio è svolto in modo lodevole dall’Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Torino – Gruppo Alpini di Pecetto.

A fronte di molte segnalazioni e di fronte alle conferme ricevute dall’ANA di Torino, al fine di tutelare proprio tale Ente di Protezione Civile il 2/3/2020 (pochi giorni prima del lockdown) il Gruppo Vivere Insieme Pecetto ha chiesto alla Giunta

  1. per quale motivo il sito istituzionale del Comune di Pecetto Torinese indica quale soggetto deputato al servizio della Protezione Civile non il Gruppo Alpini di Pecetto bensì certa Associazione Protezione Civile Pino, Pecetto e Baldissero Torinese – Volontariato con sede in Pino Torinese;
  2. se sono vere le informazioni pervenute e cioè che l’Associazione Protezione Civile Pino, Pecetto e Baldissero Torinese – Volontariato non ha mai operato sul territorio di Pecetto Torinese (è d’altra parte notorio che tutti gli interventi di Protezione Civile in Pecetto Torinese sono sempre stati eseguiti dal nostro meritorio Gruppo Alpini di Pecetto);
  3. a quale soggetto il Comune di Pecetto Torinese corrisponde concretamente il contributo annuale di € 10.000,00 relativo al programma Sistema di Protezione Civile della Missione 11;
  4. se il Comune ha approvato un piano di protezione civile comunale o di ambito, redatto secondo criteri e modalità previste dalla normativa vigente, successivamente al 2002 (l’attuale piano, e cioè quello attualmente pubblicato sul sito, cita soggetti ormai defunti e mezzi che non esistono più);
  5. perché nel 2014 la Convenzione non venne sottoscritta dal Sindaco.

Per leggere le motivazioni dell’interrogazione e le domande rivolte alla Giunta clicca qui.

Le risposte arriveranno al primo Consiglio Comunale (sospeso in questi mesi).

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