di Maricla Benedetto Marcocchia

Stephen Hawking, un matematico, un astrofisico e soprattutto un uomo.

Nel ricordare il suo immenso lavoro di scienziato, vorrei puntare l’attenzione sul suo modo di essere uomo “disabile”. Colpito dalla Sla a ventun anni ha vissuto, o meglio convissuto, per cinquanta anni con il suo progressivo disfacimento fisico, continuando ad inseguire i suoi obiettivi, senza lasciarsi intrappolare dal corpo e dalle sue limitazioni. Le sue continue ricerche sull’origine dell’Universo e sulle leggi che lo governano hanno aperto immense possibilità che altri scienziati potranno continuare ad esplorare. Hawking non ha permesso alla sua malattia di impedirgli di vivere una vita anche come uomo, marito e padre. Continua a leggere