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Categoria: Salute (Pagina 6 di 11)

Perché spendere così almeno mezzo milione di euro?

Siamo consapevoli che in questo periodo la Giunta ha dovuto assumere scelte e decisioni difficili, complesse ed inattese e proprio per questo abbiamo evitato inutili polemiche. Tuttavia, il Gruppo ha mantenuto la sua attenzione e non può evitare di manifestare il proprio dissenso in merito alla questione del poliambulatorio.

Leggendo infatti il Corriere di Chieri di venerdì 24 aprile u.s. abbiamo tutti appreso che il Comune ha deciso di costruire un edificio per ospitare un polo sanitario tra il Piazzale delle Ciliegie ed il giardino adiacente. Tale notizia ci ha non poco sorpresi per sei motivi.

  1. Pecetto è già dotata di poliambulatorio specialistico accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale per prestazioni con o senza ricovero, e cioè la Casa di Cura e di Riposo San Luca S.p.A.
  2. Un poliambulatorio è soggetto a specifici e complessi requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi. Alla luce delle numerose leggi vincolistiche nutriamo seri dubbi che il Comune possa riuscire ad ottenere l’autorizzazione per realizzare in 200 mq. “una decina di locali per ospitare 4 ambulatori di medici di base, uno per specialisti o terapie accessorie (come la fisioterapia), una sala infermieristica, una sala d’aspetto ed i servizi igienici”.
  3. Ma vi sono soprattutto problemi di costi. La spesa indicativa per la realizzazione di quanto letto sul giornale si aggira infatti verosimilmente a non meno di 360 mila euro. A tale costo presunto occorre aggiungere i costi richiesti per rispondere a tutti i requisiti richiesti dalla legge nazionale e quella regionale per la messa a norma di un polo sanitario. In altre parole, la spesa per realizzare tale (assurdo) progetto ammonterà a non meno di 450 mila euro. Unitamente all’altro intervento pressoché inutile del nuovo accesso al palazzo comunale (altri 110 mila euro) la comunità andrebbe a spendere inutilmente oltre mezzo milione di euro, somma che potrebbe invece esser utilizzata per ben altre priorità.
  4. Vi è il problema della fascia di rispetto cimiteriale dove il PRGC non consente la realizzazione di nuove costruzioni per la tutela di esigenze igienico sanitarie.
  5. Secondo l’articolo giornalistico la palazzina che si vorrebbe erigere non utilizzerebbe l’attuale Info Point, edificato nel 2012 con una spesa di oltre 76 mila euro e da sempre (quindi otto anni) inutilizzata e che quindi continuerebbe a rimanere sul piazzale senza una sua destinazione.
  6. La realizzazione del Poliambulatorio al Piazzale delle Ciliegie rischierebbe di pregiudicare il centro del paese e non aiuterebbe i commercianti che faticano a sopravvivere.

Abbiamo quindi depositato un’interrogazione per chiedere spiegazioni. Per leggere le motivazioni dell’interrogazione e le domande rivolte alla Giunta clicca qui.

Le risposte arriveranno al primo Consiglio Comunale (in questo periodo sospeso).

Nuovo decreto del Governo: novità

Il Governo ha appena firmato un nuovo decreto con il quale, in sintesi:

  • vengono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle dell’All. 1 (per leggere l’allegato clicca qui);

  • quelle sospese però possono proseguire se organizzate “in modalità a distanza o lavoro agile“;

  • non sono sospese le attività professionali;

  • è fatto divieto ai cittadini di spostarsi da un Comune all’altro, salvo comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute (è soppresso “il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”);

  • proseguono le attività che erogano servizi di pubblica utilità nonché servizi essenziali;

  • non sono sospese le attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria, ecc.

Per il testo completo del Decreto clicca qui.

Nuova stretta in Piemonte: ecco le novità

Dopo un confronto con tutti i sindaci dei Comuni capoluogo, i presidenti delle Province e i rappresentanti di Anci, Anpci, Upi, Uncem e Ali (Legautonomie) la Regione Piemonte ha appena firmato il decreto n. 34 che impone un’ulteriore stretta per tutti i piemontesi.

Chiudiamo tutto quello che è possibile chiudere in base ai poteri di cui dispongono le Regioni” – ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – “Questa è la più grande emergenza affrontata dal Dopoguerra ad oggi. Sappiamo che stiamo chiedendo un grande sforzo a ogni cittadino, ma vi prego di comprendere che è la scelta giusta. La nostra libertà è un bene, ma la nostra vita lo è di più. Vi prego, proteggetela restando a casa“.

Potete scaricare il testo del decreto cliccando qui.

In sintesi le nuove disposizioni prevedono:

  1. stretta sui mercati, che saranno possibili solo dove i sindaci potranno garantire il contingentamento degli accessi e il non assembramento, anche grazie all’utilizzo di transenne e sempre con il presidio costante dei vigili urbani;

  2. l’accesso agli esercizi commerciali sarà limitato ad un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone;

  3. chiusi gli uffici pubblici e gli studi professionali, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali ed indifferibili e gli studi medici (oltre alla possibilità di attuare lo smart working);

  4. vietati gli spostamenti verso le seconde case;

  5. vietata la sosta e l’assembramento davanti ai distributori automatici “h24” che distribuiscono bevande e alimenti confezionati;

  6. bloccate le slot machine e disattivati monitor e televisori da parte degli esercenti;

  7. restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai (dove dovrà essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro);

  8. ove possibile, dovrà effettuarsi la rilevazione sistematica della temperatura corporea presso i supermercati, le farmacie e i luoghi di lavoro;

  9. disposto il fermo dell’attività nei cantieri, ad eccezione di quelli di interesse strategico;

  10. vietato l’assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici.

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