Segnaliamo le prossime riunioni della Lista Pecetto Viva:
- lunedì 27 maggio: presentazione della lista presso il Bar Non Ho Idea
- mercoledì 5 giugno: presso Rivoglio chiusura campagna elettorale
Ultreya et suseya, adjuva nos Deus
In questi mesi stiamo tutti assistendo alla maxi operazione di fusione tra INTESA SANPAOLO ed UBI BANCA, fusione che farà sorgere il soggetto bancario più grande in Italia.
Solitamente queste maxi operazioni hanno non indifferenti ricadute sul territorio, ricadute non sempre positive. In particolar modo, da giorni sta girando voce che il destino dell’Agenzia di Pecetto Torinese di INTESA SANPAOLO sarebbe segnato: a conclusione dell’operazione l’Agenzia non muterà insegna ma verrebbe proprio SOPPRESSA.
Sentiti i referenti della Banca, tale voce è stata confermata, anche se non sarebbe stata ancora formalmente e definitivamente decisa la chiusura dell’Agenzia territoriale. Tale decisione dovrebbe esser assunta verosimilmente la prossima settimana.
Ebbene, se venisse confermata la soppressione dell’Agenzia pecettese si verificherebbe un fatto assai grave: anche dopo l’abbandono di UniCredit Banca i 4000 abitanti di Pecetto Torinese non avrebbero più alcuna banca locale di riferimento. I conti verrebbero trasferiti su altre Agenzie (Chieri o Moncalieri o Trofarello) e per ogni operazione i Pecettesi dovrebbero trasferirsi in altre città.
Salvo operare online, ma occorre porre in evidenza che un quarto della popolazione (secondo l’ultimo DUP, 1025 abitanti) ha oltre 65 anni, e cioè un’età poco avvezza alle operazioni telematiche.
Con la chiusura dell’Agenzia e con il trasferimento dei conti su altre Filiali lontane da Pecetto, si penalizzerebbe una grossa parte della popolazione e si verrebbe comunque a spersonalizzare il rapporto banca/cliente, con negative ricadute per tutti i servizi che non si limitano al prelevamento o al bonifico.
Si giungerebbe all’assurdo che uno dei paesi più ricchi d’Italia, un paese ove sono operanti numerose realtà produttive ed artigianali di rilevanza provinciale, regionale e macro-regionale, non avrebbe più una banca. Anche l’accesso al credito sarebbe più complesso poiché affidato a soggetti che non conoscono la realtà pecettese.
Infine, con la chiusura dell’Agenzia di Pecetto, il nostro Comune perderebbe anche il rapporto diretto con la propria Tesoreria.
Ebbene, oggi pomeriggio i Consiglieri Alberto Del Noce, capogruppo di Vivere Insieme Pecetto, e Monica Checchin, capogruppo di Uniti per Pecetto, hanno depositato un’interrogazione per chiedere un deciso intervento del Sindaco (per leggere tale documento e le richieste che sono state formulate clicca qui).
Non solo ma hanno organizzato una raccolta firme: la petizione potrà esser sottoscritta presso alcuni esercizi commerciali di Pecetto (come Cà e Giardin). Sarebbe importante raccogliere più firme possibili poiché pare che mercoledì si riunisca il vertice bancario per decidere il destino dell’Agenzia di Pecetto.
Pubblichiamo l’intervento del Dott. Piero Gola in occasione della seconda trasmissione di Pecetto WebTv.
Buonasera.
Coloro che mi conoscono sanno quanto ami il verde e ne sostenga la diffusione, beninteso non disgiunta da una decorosa manutenzione.
Finora, il mio impegno non ha registrato oggettivi successi, nonostante abbia posto a disposizione dell’Amministrazione Comunale significative quantità di piantini floreali perenni.Nondimeno, mentirei se non dessi atto che trecento (piantini di) giaggioli sono stati accolti:
- in alcune fioriere del centro del paese;
- in corrispondenza della rotonda davanti alla chiesa di San Sebastiano;
- su alcune aiuole del lato est di via Circonvallazione.
Ad oggi, nel vivaio ricavato nel giardino di strada Rosero, n. 35, sono disponibili oltre 10 mila piantini da me “prodotti” per talea.
Le principali varietà (che sono anche le più resistenti) sono:
- le bergenie (termine tecnico in luogo di quello “volgare”: giuseppine o nataline);
- i giaggioli (spesso definiti iris, che peraltro sono un’altra cosa, anche meno resistenti);
- gli hemerocallis (da queste parti, denominati gigli di Sant’Antonio).
È probabile che l’Arsenale dell’Armonia ne acquisisca altre tre migliaia. Quelli che ha acquisito negli ultimi dodici mesi (circa 5 mila esemplari) sono stati piantumati sulle scarpate prospicienti il piazzale dell’Eremo. Una parte di essi, piantumata in primavera, fa bella mostra di sé già da qualche tempo. Confido che, allo “sbocciare” della prossima primavera, si concreti una uniformazione con quelli piantumati successivamente, gli stessi avendo patito un’estate davvero impietosa dal punto di vista climatico.
Mi rendo conto che quanto precede possa suonarVi di scarso interesse.
A prescindere dalle amarezze patite con l’Amministrazione Comunale (evito, per signorilità, di fare i nomi dei miei interlocutori; amministrazione che, come ho già dato atto dianzi – mi riferisco ai 300 esemplari di giaggioli – ha accolto molto marginalmente, quasi a darmi un contentino, la mia offerta, quegli oltre 10 mila piantini sono a disposizione della collettività. Ivi compresi – lo voglio precisare – coloro che, amando il verde, fossero interessati a curarli a casa propria. A tal proposito, comunico senz’altro i miei recapiti (mobile e posta elettronica) a beneficio degli interessati:
mobile 331 4167971
indirizzo di posta elettronica pgola@libero.itMa, ora, mi concentro sulla ragione principale di questo mio intervento.
La mamma di un’alunna della quinta elementare della scuola Nino COSTA (una signora che ama intensissimamente la natura) ha proposto alla direttrice del Comprensorio Scolastico di Cambiano, professoressa PISAPIA, cui fanno capo le scuole elementare e media di Pecetto, di rendere più accoglienti le aree prospicienti dette scuole. Come? Attingendo al vivaio di strada Rosero 35.
La proposta – mi è stato riferito – sarebbe stata apprezzata dalla professoressa PISAPIA. La quale, peraltro, ha subordinato l’attuazione di tale iniziativa al consenso dell’Ufficio Tecnico del Comune di Pecetto.
Non voglio indulgere al pessimismo. Nondimeno, ammetto una certa preoccupazione: che l’Ufficio Tecnico adito emuli l’atteggiamento che, oltre un anno fa, venne tenuto nei miei confronti, quando suggerii di ingentilire le numerose aiuole disseminate sul territorio piantumando, senza limiti di quantità, i piantini da me prodotti.
Mi venne detto – ma solo dopo che insistetti per ottenere una risposta – che il Comune non avrebbe avuto i mezzi per la manutenzione di detti piantini.
Risposta davvero disarmante ove si abbia riguardo al fatto che da anni ormai va di moda predicare la tutela della natura e del verde e che tali costi sarebbero oggettivamente marginali (tali, cioè, da non condurre al dissesto dei conti comunali).
Ciò che, per giunta, va osservato è che i piantini da me offerti – lo sottolineo sono perenni – sopravvivono anche in assenza di irrigazioni specifiche e concimazioni. Purché – beninteso – piantumati in una stagione favorevole. Quale è sicuramente l’autunno. Ma anche inizio primavera.
Per farla breve, oltre ad assicurare da parte mia collaborazione e – ove necessario – ulteriore “olio di gomito”, a me pare che, se – una volta piantumato quanto ritenuto idoneo alla specifica esigenza – una decina di genitori di alunni delle scuole di Pecetto assumesse l’impegno di sarchiare quattro volte all’anno tali aree, l’obiettivo sarebbe centrato. Ma penso anche a coinvolgere gli alunni in un’attività integrativa del percorso scolastico che mi consta già ora essere portata avanti dagli insegnanti.
Vi ho comunicato i miei recapiti per concordare un testo da sottoporre alla professoressa PISAPIA e, una volta acquisitone il consenso, all’Ufficio Tecnico del Comune.
Aggiungo che, se la proposta che precede avesse successo, potremo concordare altri interventi di ingentilimento di aree del territorio che potrebbero rendere più accogliente il nostro paese. Sia per chi vi risiede. Sia per chi lo visita nei momenti liberi ovvero anche in occasione delle manifestazioni ricorrenti del calendario pecettese.
Vi ringrazio per l’attenzione e mi confermo disponibile ad un confronto produttivo e gratificante.
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