di Sergio D’Ormea
La chiesa di San Sebastiano è certamente pregevole per l’architettura, armoniosa ed elegante nella sua linearità, ma è un grande capolavoro per i suoi affreschi, dipinti fra la prima metà del ‘400 e l’inizio del secolo successivo, che in origine ricoprivano tutta la superficie interna della chiesa: le pareti, le volte, gli archi ed i pilastri. L’incuria del tempo e l’indifferenza, a volte l’ignoranza, dell’uomo, hanno provveduto a distruggerne una parte.
Quello che è rimasto, fortunatamente, rifulge ancora in tutta la sua bellezza e può raccontare tante storie curiose ed affascinanti, ricche di patos, talvolta anche di mistero.
Molti furono gli artisti che si avvicendarono a profondere il loro talento e la loro fatica a partire dal 1440 fino al 1530: molti sono da tempo conosciuti ed apprezzati, alcuni sono stati solo da poco individuati ed altri invece sono ancora anonimi e vengono chiamati con nomi convenzionali. Continua a leggere