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Categoria: Novità (Pagina 8 di 51)

Convertito in legge il decreto Rilancio Italia: alcune novità

E’ stata appena pubblicata la Legge 17 luglio 2020, n. 77 (G.U. n. 180 del 18 luglio 2020, S.O. n. 25) che ha convertito, con modificazioni, il D.L. 19 maggio 2020 n. 34, noto come Rilancio Italia. Il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo sul testo del decreto già licenziato dalla Camera, senza possibilità di apportare ulteriori cambiamenti per mancanza dei tempi necessari per un dibattito parlamentare.

Diventano definitive dunque le ultime novità introdotte alla Camera, sul superbonus al 110%, cassa integrazione e bonus auto. Il “superbonus” per l’adeguamento sismico degli edifici (sisma bonus) e il miglioramento energetico (eco bonus) nella misura del 110%, già previsto per le prime case e in condominio anche per le seconde case, è stato esteso anche alle seconde case composte da una o due unità immobiliari dello stesso proprietario (villette mono o bifamiliari) con esclusione solo degli edifici di lusso (castelli, ville e abitazioni di lusso). Si potrà usufruire del bonus anche per gli interventi di demolizione e ricostruzione.

Ma vi sono tre novità che vogliamo segnalare. 

Smartworking nella P.A.

I funzionari della Pubblica Amministrazione, che svolgono mansioni compatibili con il lavoro da casa, potranno restare in smartworking fino al 31 dicembre 2020. L’emendamento coinvolge attualmente il 50% dei dipendenti pubblici. Inoltre, dal 2021 ed entro la fine di ogni anno, ciascuna pubblica amministrazione elaborerà un “piano organizzativo per il lavoro agile” (POLA), per estendere fino al 60% la platea dei lavoratori del settore pubblico che potranno lavorare da casa. Prevediamo quindi che il nostro Comune rimarrà inaccessibile se non previo appuntamento ancora per parecchio tempo.

Novità Scuola

E’ stata approvata la possibilità di ridurre il numero degli alunni nelle classi primarie fino al massimo di 15 bambini per classe.

I centri estivi, già previsti nella versione originaria del decreto, ed attualmente già funzionanti per la fascia di età 3-14, potranno estendere i loro servizi anche ai bambini da 0 a 3 anni e per i ragazzi da 14 a 16 anni.

Riduzione Imu

E’ stata approvata la possibilità per i Comuni di deliberare la riduzione del 20% dell’imposta sugli immobili, per coloro che provvederanno al pagamento mediante addebito diretto sul conto corrente bancario. Vediamo se il Comune di Pecetto vorrà deliberare tale sconto…

Ecco le modalità per ottenere i contributi della Regione per i costi di costruzione

La Giunta regionale ha appena approvato le modalità di accesso ai contributi previsti dall’articolo 18 della legge RipartiPiemonte (Legge regionale n. 13 del 29 maggio 2020 “Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza da Covid-19″) , che per il 2020 stanzia 26 milioni di euro necessari a coprire un importo non superiore a 50.000 euro dei costi di costruzione dovuti al Comune, fino al 100% nel caso di recuperi o al 50% nel caso di nuovi stabili.

Possono beneficiare del contributo regionale le istanze edilizie (Cila, Scia, Scia alternativa al PdC, PdC), presentate ai Comuni del Piemonte tra il 29 maggio 2020 e il 30 novembre 2020.

Le richieste dovranno essere presentate entro le ore 24 del 30 novembre 2020 e potrà esser ammessa una sola domanda per titolare di istanza edilizia.

Le domande di contributo dovranno essere caricate da professionisti abilitati per la presentazione di istanze edilizie a nome e per conto di privati e imprese e saranno ammesse secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Per maggiori informazioni clicca qui.

Commento di un Pecettese alla questione delle antenne

Pubblichiamo volentieri la lettera pervenutaci dal Prof. Sergio Foà, Pecettese, Professore Ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Torino (Dipartimento di Giurisprudenza), presente al Consiglio Comunale del 30 giugno scorso.

Prof. Sergio Foà

Per parlare di “tecnicismi giuridici” relativi all’antenna, ai procedimenti amministrativi e alla posizione del Comune potrei candidarmi io, che vivo in Strada Serravecchia e di professione insegno Diritto amministrativo. E che avevo chiesto al Sindaco chiarimenti sull’antenna che ho visto innalzarsi durante il lock-down, quando eravamo tutti chiusi a casa, senza ricevere alcuna risposta.

Preferisco però ricostruire in questi termini la risposta che il Sindaco ha dato (o meglio NON ha dato) all’interrogazione della Consigliera Checchin al Consiglio comunale dello scorso 30 giugno.

La domanda era davvero molto semplice: cosa intende fare l’Amministrazione riguardo alla localizzazione degli impianti di telefonia mobile? Riguardo a questa antenna, ormai abbondantemente cresciuta, e a quelle prossime venture?

La risposta è stata: vogliamo tornare alla linea fissa? Vogliamo mandare i gestori telefonici sull’Aventino? Io (Sindaco) smonto l’antenna, ma poi siamo disponibili a vivere senza cellulari?

Domanda più precisa: il Comune ha già un regolamento sulla localizzazione degli impianti (del 2006), che divide il territorio in zone (anche se non si capisce bene quali) e prevede cosa deve fare il gestore telefonico per poter installare le antenne. Come è stato applicato questo regolamento? Il Comune intende modificarlo?

La risposta, senza mai riscontare le singole domande, è stata: il Comune non può fare niente. Non dà notizia ai cittadini per non illuderli!

Domanda più precisa: c’è la convenzione con il gestore? È stato dimostrato che non c’erano altre zone meno impattanti? È stato garantito il “minore impatto ambientale e visivo” (tutte previsioni del regolamento comunale vigente!)?

La risposta è stata: non potevamo chiedere documenti perché non erano necessari. Il procedimento è semplificato e si conclude con silenzio-assenso.

Prof. Sergio Foà

Domanda più precisa: cosa intende fare il Comune riguardo alla petizione contro il 5G?

Risposta: disponibile a sentire tutti, tranne chi è contrario!

Affermazioni “libere” del Sindaco, senza MAI rispondere al quesito generale (cioè, si ripete, cosa vuol fare l’Amministrazione sulla localizzazione degli impianti?).

Ci si lamenta solo per la sindrome di Nimby, cioè perché l’antenna è vicina alle proprie abitazioni… Meno male che non abbiamo fermato l’installazione, ne abbiamo bisogno.

Ma il Sindaco non dovrebbe sentire tutti i cittadini? Sente solo quelli che lamentano carenze di segnale? E le localizzazioni come nascono? Tutto quello che propone il gestore telefonico è automaticamente approvato? C’è qualche controllo sul rispetto del regolamento sulla localizzazione degli impianti?

Ricordo infine, e qui faccio il professore, che l’Amministrazione non può disapplicare un proprio regolamento vigente.

Insomma, alla domanda su come l’Amministrazione intenda regolare la localizzazione delle antenne, la risposta è … vogliamo tornare alla linea fissa? Pecetto come enclave contro la tecnologia che avanza …

Si chiedono informazioni sul COME E SUL DOVE e la risposta è sul SE, mettendo una contro l’altra parti del territorio (Valle San Pietro contro Strada Serravecchia e Valle Sauglio)

Con profondo rammarico. Un’amministrazione decisamente incapace di ascoltare.

Sergio Foà

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