In questi giorni sono stati realizzati alcuni nuovi parcheggi sulla Via Circonvallazione. Tra questi vi è uno riservato ai soggetti disabili (vedi fotografia qui a fianco).
Ebbene, molti ci hanno scritto chiedendoci chi ha progettato tale parcheggio.
Infatti, ci hanno fatto notare che si deve presumere che il soggetto disabile sia trasportato e che il guidatore entri in retromarcia: diversamente, la carrozzina dovrebbe esser dotata di cingoli per potersi muovere sul terreno adiacente (o nel fango se piove).
Se poi è la persona disabile alla guida, egli non riuscirà ad uscire dall’auto perché non sarà possibile per lui affiancare la carrozzina (vedi foto). Salvo entrare anche lui in retromarcia.
Ricordiamo che la misura dei parcheggi per disabili è disciplinata dall’art. 10 del 10 del DPR 24 luglio 1996 n. 503 che, a sua volta, richiama il Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 14 giugno 1989 n. 236. All’art. 8.2.3 di tale Decreto si legge:
“Nelle aree di parcheggio devono comunque essere previsti, nella misura minima di 1 ogni 50 o frazione di 50, posti auto di larghezza non inferiore a m. 3,20, e riservati gratuitamente ai veicoli al servizio di persone disabili. Detti posti auto, opportunamente segnalati, sono ubicati in aderenza ai percorsi pedonali e nelle vicinanze dell’accesso dell’edificio o attrezzatura. Al fine di agevolare la manovra di trasferimento della persona su sedia a ruote in comuni condizioni atmosferiche, detti posti auto riservati sono, preferibilmente, dotati di copertura”.
Chi ha misurato il parcheggio “pecettese” ci ha riferito di aver riscontrato un’ampiezza di m. 3,13. Anche su questo il progettista sembra aver sbagliato.
Grazie mille, ragazzi