Dal 9 marzo a pochi giorni or sono tutti dovevamo stare in casa. Tutti, anche quelli sani. Che straordinaria occasione per svolgere opere che potevano dare nell’occhio e che potevano esser contestate.
A cosa ci riferiamo? Il 24 marzo scorso, e cioè in pieno lockdown, tecnici e mezzi della Wind si sono recati nel campi sotto Via Serravecchia ed hanno elevato e potenziato la locale antenna di trasmissione. Quell’antenna che – se ricordate – fu oggetto di feroci contestazioni nel 2014 nonché di ricorso al TAR (tra i promotori vi era tra l’altro la Consigliera Monica Checchin, ora rappresentante della Lista del Cav. Cosimo Calò).
Tutto è passato sotto silenzio. Nessuna nota di protesta o di chiarimento, onde dobbiamo ritenere che il potenziamento dell’antenna non rechi alcun danno o disturbo ai cittadini che vivono attorno.
Per poter eseguire il loro intervento strutturale gli operai avranno certamente poi avuto la debita autorizzazione dai responsabili degli uffici comunali (Arch. Monica Camino ed il Comandante Cosimo Calò).
Stiamo però attenti: negli ultimi mesi già due volte il giornale nazionale La Stampa ha citato Pecetto come la Città delle antenne (vedi ad esempio edizione del 5/10/2019). Noi vorremmo tornare invece ad essere ricordati come il Paese delle Ciliegie o dell’agricoltura ecostenibile e d’eccellenza o come il paese ove tutti vorrebbero vivere.
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