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Nuovo decreto del Governo: novità

Il Governo ha appena firmato un nuovo decreto con il quale, in sintesi:

  • vengono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle dell’All. 1 (per leggere l’allegato clicca qui);

  • quelle sospese però possono proseguire se organizzate “in modalità a distanza o lavoro agile“;

  • non sono sospese le attività professionali;

  • è fatto divieto ai cittadini di spostarsi da un Comune all’altro, salvo comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute (è soppresso “il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”);

  • proseguono le attività che erogano servizi di pubblica utilità nonché servizi essenziali;

  • non sono sospese le attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria, ecc.

Per il testo completo del Decreto clicca qui.

Nuova stretta in Piemonte: ecco le novità

Dopo un confronto con tutti i sindaci dei Comuni capoluogo, i presidenti delle Province e i rappresentanti di Anci, Anpci, Upi, Uncem e Ali (Legautonomie) la Regione Piemonte ha appena firmato il decreto n. 34 che impone un’ulteriore stretta per tutti i piemontesi.

Chiudiamo tutto quello che è possibile chiudere in base ai poteri di cui dispongono le Regioni” – ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – “Questa è la più grande emergenza affrontata dal Dopoguerra ad oggi. Sappiamo che stiamo chiedendo un grande sforzo a ogni cittadino, ma vi prego di comprendere che è la scelta giusta. La nostra libertà è un bene, ma la nostra vita lo è di più. Vi prego, proteggetela restando a casa“.

Potete scaricare il testo del decreto cliccando qui.

In sintesi le nuove disposizioni prevedono:

  1. stretta sui mercati, che saranno possibili solo dove i sindaci potranno garantire il contingentamento degli accessi e il non assembramento, anche grazie all’utilizzo di transenne e sempre con il presidio costante dei vigili urbani;

  2. l’accesso agli esercizi commerciali sarà limitato ad un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone;

  3. chiusi gli uffici pubblici e gli studi professionali, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali ed indifferibili e gli studi medici (oltre alla possibilità di attuare lo smart working);

  4. vietati gli spostamenti verso le seconde case;

  5. vietata la sosta e l’assembramento davanti ai distributori automatici “h24” che distribuiscono bevande e alimenti confezionati;

  6. bloccate le slot machine e disattivati monitor e televisori da parte degli esercenti;

  7. restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai (dove dovrà essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro);

  8. ove possibile, dovrà effettuarsi la rilevazione sistematica della temperatura corporea presso i supermercati, le farmacie e i luoghi di lavoro;

  9. disposto il fermo dell’attività nei cantieri, ad eccezione di quelli di interesse strategico;

  10. vietato l’assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici.

Nuovo decesso a Pecetto e dati del contagio

Purtroppo abbiamo avuto notizia che è venuto a mancare anche il nostro concittadino Ilario Perotti. Tutti noi ci stringiamo attorno ai Famigliari e partecipiamo autenticamente al loro dolore.

Moltissimi Pecettesi hanno chiesto (anche al sottoscritto) di conoscere non certo il nominativo dei contagiati ma l’attuale situazione della diffusione del contagio sul territorio. 

Poiché tali dati possono anche aiutare a veicolare il messaggio di “stare a casa“, ho chiesto sia all’ASL di Chieri sia alla Regione di conoscere i dati aggiornati (io ho una comunicazione ormai datata).

Sono in attesa di un riscontro dall’azienda sanitaria mentre la Regione mi ha subito scritto che “i dati vengono inoltrati giornalmente dalla Protezione Civile ai Comuni che hanno i casi confermati“. Sarebbe quindi opportuno che il Sindaco renda noto alla popolazione tali dati, non certo per una curiosità da rotocalco quanto per rendere consapevoli i Pecettesi della reale situazione sanitaria del nostro paese e poter agire responsabilmente.

In attesa di aggiornarvi vi riporto alcuni dati offerti dall’Istituto Superiore della Sanità poiché permette un migliore inquadramento del problema in quanto spiega quali sono le persone più esposte al rischio di contrarre in forme molto gravi CoVid-2019 (la malattia causata dal Coronavirus: è sempre bene ricordare che il virus, di per sé, non è una malattia, e che lo si può avere in corpo senza conseguenze).

L’età

Scrive l’ISS che l’età media dei pazienti deceduti è 81 anni: e che ci sono 20 anni di differenza tra l’età media dei deceduti e quella dei pazienti positivi al virus. La maggior parte dei decessi — 42.2% — si è avuta nella fascia di età tra 80 e 89 anni; il 32.4% dei decessi erano tra 70 e 79; l’8.4% erano tra 60 e 69; il 2.8% tra 50 e 59 e il 14.1% sopra i 90 anni. Le donne decedute dopo aver contratto il virus hanno un’età più alta degli uomini. L’età mediana per le donne è 83.4, l’età mediana per gli uomini è 79.9.

Il sesso

I pazienti morti dopo esser risultati positivi al Coronavirus sono in maggioranza uomini.

Le patologie preesistenti

In più di due terzi dei casi i morti con il Coronavirus avevano tre o più patologie preesistenti: il numero medio di patologie osservate è di 3.4. Con maggior precisione: il 15.5% del campione non presentava patologie, o ne aveva una soltanto; il 18.3% ne presentava 2; il 67.2% ne presentava 3 o più patologie. L’ipertensione era presente nel 74,6% del campione, seguita dalla cardiopatia ischemica (70,4%) e dal diabete mellito (33,8%).

Qui di seguito invece pubblichiamo la grafica dell’evoluzione del contagio in Piemonte secondo i dati della Protezione Civile:

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